domenica 31 gennaio 2010
Il progetto di Meneghin
Dino Meneghin vuole fare le cose in grande per lanciare il progetto della nazionale italiana sotto la guida di coach Pianigiani.
Il passo più importante da svolgere era quello di cercare di sentire i nostri tre NBA players.
Così Meneghin si è recato in quel di New York per assistere al secondo derby italiano della stagione NBA (ce ne saranno 4 in regular season).
Davanti a lui hanno deluso Bargnani (3punti) e Bellinelli (0 punti). Si è confermato invecie il gallo (18 e 7 rimbalzi). Nonostante tutto Chris Bosh ha guidato Toronto alla vittoria.
Meneghin ha poi parlato con Beli, il mago e il gallo. Non gli ha ancora chiesto un parere definitivo, ma ha riscontrato il loro interesse a vestire la maglia della nazionale.
Non solo però, il grande Dino ha infatti avuto l' onore di un incontro, durato una mezz'oretta, con il commisioner NBA David Stern.
Mr. Stern si è rivelato molto sensibile alle storie di basket italiano e ha dato una forte spinta alla nostra rappresentativa azzurra.
E ha inoltre detto di voler essere assolutamente presente all' amichevole che quest' autunno metterà di fronte i New York Knicks e l' Armani Jeans Milano.
Questo è solo un primo passo, ma mettendo a contatto le capacità di Simone Pianigiani con il talento dei nostri giocatori (non solo NBA, ma anche serie A e legadue sono ricche di grandi giocatori italiani) si potrà tornare presto a puntare in alto. A quanto pare se lo augura anche Stern...
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sabato 30 gennaio 2010
NBA - Pagelle pre All-Star Game
Giunti al giro di boa della stagione del campionato cestistico più bello del mondo è tempo di andare a ricollegarsi alle parole spese in sede di prewiew, durante la off-season e giudicare il cammino fatto da tutte le franchigie, con tanto di valutazione.
Prendetelo come lo scrutinio di fine primo quadrimestre...
Oggi nella prima tappa partiamo dalla Eastern Conference. Pecisamente con l' atlantic divison.
BOSTON CELTICS: Andato a buon fine sin ora l' innesto di Rasheed Wallace e anche più che positiva la stagione dei giovani del roster, soprattutto Rondo, che sarà, meritatamente, un all-star, ma anche del solido Perikins, la stagione dei Celtics sta essendo sicuramente di alto livello.
Tuttavia, dopo un inizio straordinario, i biancoverdi Hanno lasciato trasparire un perdita di brillantezza, dovuta in particolare agli acciacchi dei "big three", la cui età è la causa per la quale questa squadra non è più quella del titolo.
Nonostante tutto, sono nell' elite della lega e la loro esperienza è superiore a quella di chiunque altro
VOTO: 8
TORONTO RAPTORS: Dai Celtics all' altezza delle aspettative, passiamo a dei leggermente deludenti Toronto Raptors.
Sarà per l' eccessiva enfatuazione che abbiamo vissuto, per la presenza dei due italiani, ma a inizio stagione tutti incensavano il lavoro svolto in estate dalla dirigenza canadese.
Oggi toronto sembra una squadra mal assemblata, in balia di un Hedo Turkoglu irriconoscibile e pronto alla ricostruzione dovuta alla cessione di Bosh.
Nonostante una lunga sfilza di problemi (infortuni a Calderon ed Evans), i Raps rimangono pienamente da playoff, nella modesta eastern conference. Frutto di una difesa raddrizzata dopo il disastroso inizio, ma anche dell stagione positiva dei due peninsulari, in particolare Bargnani.
VOTO: 6 (mooolto sudato..)
PHILADELPHIA SIXERS: Disastro! Cosa può essere successo ad una squadra che si era rilanciata alla grande nelle ultime due stagioni e che era marcisce al penultimo posto ad est.
In primis coach Eddie Jordan, che non è stato all' altezza della situazione, poi la preocupante infoluzioni di Iguodala, il mancato salto di qualità dei giovani e l' andamento troppo ballerino di giocatori importante come Williams e Brand.
Al momento l' unico punto fermo sembra essere quell' Allen Iverson, che tornato a casa a stagione in corso, ha ridato entusiasmo ai suoi, ma che non può più caricarsi sulle spalle tutta una città come faceva una volta.
VOTO: 4
NEW YORK KNICKS: Nella division italiana c' è spazio anche per Danilo Gallinari e i suoi Kicks. La stagione a due facce degli uomini di D' Antoni è fatta di un inizio disastroso e di un risalita efficacie. Ripresa frutto della completa promozione a bandiere della squadra di Lee e Gallinari, ma anche del ritrovato estro di Dhuon.
Complimenti a coach D'Antoni per aver portato la squadra dove doveva essere, ovvero a lottare per un posto ai playoff.
Ma sembrano solo bazzecole, in confronto al proggetto eestivo fatto nella grande mela, che, nel bene o nel male, coinvolgerà anche il gallo.
VOTO: 6
NEW JERSEY NETS: Le previsioni parlavano di una stagione tranquilla e transiotoria verso un progetto di ampio miraggio, destinato alla valorizzazione dei giovani.
Ora il loro record (4-41) è più eloquente che mai.
Incamerata sullo 0-18 la peggior partenza nella storia della lega ora si cercherà di superare le nove vittorie stagionali che vorrebbero dire peggiore stagione di sempre.
Tralasciando sulla stagione in corso il loro progetto da comunque qualche motivo di soddisfazione. con l' acquisto di Mikhail Prokhorof, la franchigia sarà presto trasferita a Brooklin, in estate, ripartendo dai giovani del roster si cercherà fortuna nel mercato dei free agent.
A dare, però, la più bella prospettiva sono le palline da ping pong, che dovrebbero garantire una delle prime (mooolto probabilmente LA prima) scelta al prossimo draft. E a quel punto, tra Jhon Wall e company, ci sarebbbe solo l' imbarazzo della scelta.
VOTO: 2
Chiudiamo con la prima tappa riguardante l' atlantic division. Prossimo appuntamento in cui mi toccherà "pagellare" le squadre della central division.
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venerdì 29 gennaio 2010
Il primo turno delle top 16 di Eurolega
Si conclude la prima giornata di top 16 di Eurolega, una soddisfazione italiana e una sola sorpresa in questa primo turno.
Ma andiamo con ordine:
Partendo dal girone F, quello che maggiormente teniamo d' occhio per la militanza di Siena.
E partiamo proprio dalla vittoria dei Senesi, che si impongono 76-72, in casa, contro il Maccabi Tel Aviv, senza convincere del tutto.
Importante, comunque, la vittoria degli uomini di Pinigiani, che riescono finalmente a sfatare il tabù maccabi andando a conquistare la prima vittoria di sempre contro gli israeliani, a fronte di 9 sconfitte (la più amarea quella delle final four 2008).
Nella serata storta di Terrel McIntyre, ci pensano inizialmente Eze e Hawkins.
Il Maccabi rimane sempre in partita, e guidato dai 26 punti di un fantastico Allan Anderson (4/5 da tre), si ritrovano a giocarsi il finale ancora a contatto. Tuttavia la Mens Sana rimane lucida e con le conclusioni in lunetto di Domercant e Lavrinovic Chiude la partita. Per i Toscani il migliore sarà con 17 punti David Hawkins, 16 per Domercant.
Nello stesso girone, vince anche l' altra big: il Real Madrid. Nel mercoledì gli spagnoli si sono imposti 77-70, in casa, contro l' Efes Pilsen. Poco brillanti anche gli uomini di Messina, che hanno sofferto non poco, contro una squadra priva di Boki Nachbar. Migliore dei Blancos con 12 punti Lou Bullock.
Nel gruppo E arriva la sorpresa più grande, con il Partizan Belgrado che espugna l' OAK arena. al Pana non basta l' esordio di Haislip, e neppure uno Spanulis da 14 punti, ma impreciso nel finale. Il Partizan si conferma bestia nera di Obradovic, con la vittoria 64-59, targata dai 13 punti di Wesley.
Buona la prima per il Barcellona, che supera al pala blaugrana il Maroussi, gustiziere della Lottomatica. La vittoria 79-69 è targata dai 17 di Navarro e dalla doppia doppia da 15+12 di Boniface Ndong.
Nel girone G passo avanti del CSKA Mosca che supera 86-78 l' Unicaja Malaga, Guidata da 23 di Siskauskas e da 19 di Langdon. Esordio moscovita per Mensah Bonsu (tre punti).
Nella sfida fra le cenerentole del girone il Prokom si sbarazza 89-65, del modesto Zalgirs. Migliore in campo David Logan con 20 punti
Infine nel gruppo H, il Kimkhi, guidato da 20 punti di Jankunas, si impone come da pronostico sul Cibona Zagabria, in quel di Mosca.
La gara più bella del turno è probabilmente quella tra Caja Laboral e Olimpiacos.
Dopo una lunga battaglia la spuntano i greci 85-89, che espugnano Vitoria, guidati dai 21 di Childress e dai 18 di Kleiza e Bourussis. All' ex Tau non bastano i 23 di Huertas e i 20 di San Imeterio.
Infine l' Eurolega premia un triplo MVP di giornata. Siskauskas (CSKA), Javtokas (Khimki) e San Imeterio (Caja Laboral). Per tutti e tre la valutazione era 29
Ma andiamo con ordine:
Partendo dal girone F, quello che maggiormente teniamo d' occhio per la militanza di Siena.
E partiamo proprio dalla vittoria dei Senesi, che si impongono 76-72, in casa, contro il Maccabi Tel Aviv, senza convincere del tutto.
Importante, comunque, la vittoria degli uomini di Pinigiani, che riescono finalmente a sfatare il tabù maccabi andando a conquistare la prima vittoria di sempre contro gli israeliani, a fronte di 9 sconfitte (la più amarea quella delle final four 2008).
Nella serata storta di Terrel McIntyre, ci pensano inizialmente Eze e Hawkins.
Il Maccabi rimane sempre in partita, e guidato dai 26 punti di un fantastico Allan Anderson (4/5 da tre), si ritrovano a giocarsi il finale ancora a contatto. Tuttavia la Mens Sana rimane lucida e con le conclusioni in lunetto di Domercant e Lavrinovic Chiude la partita. Per i Toscani il migliore sarà con 17 punti David Hawkins, 16 per Domercant.
Nello stesso girone, vince anche l' altra big: il Real Madrid. Nel mercoledì gli spagnoli si sono imposti 77-70, in casa, contro l' Efes Pilsen. Poco brillanti anche gli uomini di Messina, che hanno sofferto non poco, contro una squadra priva di Boki Nachbar. Migliore dei Blancos con 12 punti Lou Bullock.
Nel gruppo E arriva la sorpresa più grande, con il Partizan Belgrado che espugna l' OAK arena. al Pana non basta l' esordio di Haislip, e neppure uno Spanulis da 14 punti, ma impreciso nel finale. Il Partizan si conferma bestia nera di Obradovic, con la vittoria 64-59, targata dai 13 punti di Wesley.
Buona la prima per il Barcellona, che supera al pala blaugrana il Maroussi, gustiziere della Lottomatica. La vittoria 79-69 è targata dai 17 di Navarro e dalla doppia doppia da 15+12 di Boniface Ndong.
Nel girone G passo avanti del CSKA Mosca che supera 86-78 l' Unicaja Malaga, Guidata da 23 di Siskauskas e da 19 di Langdon. Esordio moscovita per Mensah Bonsu (tre punti).
Nella sfida fra le cenerentole del girone il Prokom si sbarazza 89-65, del modesto Zalgirs. Migliore in campo David Logan con 20 punti
Infine nel gruppo H, il Kimkhi, guidato da 20 punti di Jankunas, si impone come da pronostico sul Cibona Zagabria, in quel di Mosca.
La gara più bella del turno è probabilmente quella tra Caja Laboral e Olimpiacos.
Dopo una lunga battaglia la spuntano i greci 85-89, che espugnano Vitoria, guidati dai 21 di Childress e dai 18 di Kleiza e Bourussis. All' ex Tau non bastano i 23 di Huertas e i 20 di San Imeterio.
Infine l' Eurolega premia un triplo MVP di giornata. Siskauskas (CSKA), Javtokas (Khimki) e San Imeterio (Caja Laboral). Per tutti e tre la valutazione era 29
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Le riserve dell' All-Star game
Nella notte italiana è arrivato il tanto atteso verdetto sui giocatori che saranno presenti, dalla panchina, all All-Star Game domenicale, della rasseggna texana.
Dopo l' estrazione dei quintetti avvenuta una settimana fa, oggi sono stati decretati i rimanenti 14 giocatori destinati a scendere in campo, che come da tradizione vengono scelti dagli allenatori NBA.
A testimoniare il ricambio generazionale che vedrà protagonista la prima gara delle stelle del decennio, ben 7 giocatori non hanno mai partecipato a questa speciale partita
Sfumate le speranze di vedere Andrea Bargnani come secondo centro.
Andiamo ad analizzare quelli che saranno i roster delle due squadre:
EASTERN CONFERNCE:(quintetto: Iverson, Wade, James, Garnett, Howard)
La panchina dell' est è frutto di un forte ringiovanimento con ben quattro debuttanti nelle proprie file.
Si tratta anche delle due point guard di riserva, Rajon Rondo dei Celtics e Derrick Rose dei Bulls. Entrambi stanno vivendo delle grandi stagioni, come testimoniano gli oltre 33 punti e 15 assist (di media) che possono vantare in coppia, ed è per questo che i coach hanno preferito questo dinamic-duo a giocatori più esperti come Mo Williams e Ray Allen. A completare il settore guardie ci sarà il meno spettacolare Joe Jhonson. La sua convocazione era una delle più scontate, dato che la maggiore esperienza che ha acquisito lo stanno portando ad attraversare la miglior stagione personale della carriera (21+5+5 in stagione).
L' unico volto nuovo nel settore delle "forward" sarà Gerald Wallace. Spiazzante la sua stagione a Charlotte (18.6 punti, 11 rimbalzi e 1.2 stoppate a notte. A confermare la sua versatilità sui due lati del campo). Sarà il primop membro della storia della franchigia a diventare un All-Star.
Accanto a lui ci sarà al proprio ottavo marchio all' ASG, il celtics Paul Pierce. Nonostane le sue cifre siano in leggiero cal, PP ha ancora la stima degli head coach, che lo preferiscono ad altri giovani candidati come Josh Smith e l' altro Bobcats Sthepen Jackson.
Come riserva di Garnett, nel ruolo di "4", agirà inevitabilmente Chris Bosh, arrivato alla completa esplosione in una Tronto che però dovrebbe lasciare presto.
A far salire le sue quotazioni i 24 punti e 11.3 rimbalzi di media (tra im assimi esponenti della doppia doppia nella lega), che gli potevano anche valere un posto in quintetto.
Infine dal mischione dei candidati al ruolo di vice Howard come secondo centro esce il nome di Al Horford.
Il centrone degli Hawks non è un giocatore spettacolare, ma per la sua costanza e solidità questa convocazione è siocuramente meritata (13.6 punti e 9.8 rimbalzi).
Scavalcata la resistenza del favorito David Lee (19.6 + 11.6), Andrew Bogut (15.9 + 10.2) e del Mago (17.2 + 6.3). La cui chiave per poter presenziare il prossimo anno sarà incrementare il numero di rimbalzi
WESTERN CONFERENCE: (quintetto: Nash, Bryant, James, Duncan, Stoudamire)
Se in quintetto è stata sventata la presenza di Tracy McGrady, non può che usufruirne il settore guardie dell' ovest, ricchissimo anche dalla panchina, a differenza di quello orientale.
I due play di riserva sono infati due giocatori di livello assoluto. In primis Chris Paul, che nonostante una stagione difficile, travagliata da un infortunio e dal cambio dell' allenatore sta trascinando gli Hornets verso la ripresa, con la sua solita leadership. (20.5 punti e 11.1 assist, dato più alto della lega)
Accanto a lui il "gemello diverso", Deron Williams. Sembra strano inserire D-Will fra i debuttanti, ma nonostante sia un giocatore di vertice da almeno un paio d' anni, questa sarà la sua prima domenica stellare. Che coinciderà con la sua migliore stagione (19 punti, 9.5 assist).
Superate le concorrenze di Parker e Billups, mertitatamente, per i due del draft 2005
Come guardia tiratrice è stato scelto Brandon Roy. Semplicemente esemplare per il modo in cui sta guidando gli infortunatissimi Blazers (anche lui ha avuto diversi problemi). Stagione solidissima per la bandiera di Portland (23.1 + 5ast + 4.6rim).
Fra gli illustri esclusi spuntano Monta Ellis e Manu Ginobili.
Nel settore delle ali, non poteva mancare il padrone di casa Dirk Nowitzki, che non solo farà da spalla a Cuban nel fare gli onori casalinghi, ma che punta anche al suo primo ASG da protagonista.
Gli altri due componenti del ruolo sono due debuttanti. C'è ovviamente Kevin Durant, la sua pazzesca stagione a livello di MVP (29.3 punti, terzo nella lega, 7.3 rimbalzi e 3 assist). Che dovrebbe essere con WunderDirk il più gradito dal pubblico texano (proviene dal college del texas.
Ci sarà anche Zach Randolph, che dopo essere stato vicino ad una convocazione a Portland, si era perso nei suoi problemi disciplinari, ma che con la sua terrificante stagione a Memphis, si è riguadagnato la stima degli allenatori. Per lui 21 punti e 11.6 rimbalzi a sera.
Infine come secondo centro ci sarà Pau Gasol. Anche lui scelto tra altri ottimo giocatri, per un rcord di squadra che gioca a favore. E nonostane non sia nemmeno lui un giocatore facilmente adattabile a questo tipo di partita, si guadagnia la seconda presenza consecutiva, con gli oltre 17 punti e gli 11 rimbalzi tenuti in stagione.
Tra gli altri candidati figuravano il compagno di squadra Andrew Bynum, ma soprattutto il sorprendente Chris Kaman.
Come ultima cosa, apriamo il capitolo relativo agli allenatori delle due rappresentative. Ruolo che spetta al coach con la squadra avente il miglior record della conference.
Ad ovest è già ufficiale: George Karl siederà sulla panchina della west conference.
Con Phil Jackcson, che è primo ma è tagliato fuori in seguito alla partecipazione dell' anno scorso (vietato presenziare per due volte consecutive), il coach di Denver ha superato la concorrenza dell' allenatore locale Rich Carlise.
Ancora aperti i giochi ad est. Anche qui non ci potrà essere, per lo stesso motivo di Jackson, il primo della classe, Mike Brown. Il posto sarà conteso fra Doc Rivers, Stan Van Gundy e Mike Woodson.
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giovedì 28 gennaio 2010
NBA - Top 10
Se c'è una cosa che più di tutte le altre amo, essa è comporre un classifica. Ragion per cui il blog sarà sempre aggiornato con delle nuove top list: TOP 10 o TOP 5 (o chi lo sa, anche worst 10 o worst 5). Insomma ci sarà da sbizzarrirsi.
E proprio seguendo questo tema andiamo a vedere quali sono i giocatori che si sbizzarriscono meglio su un rettangolo di gioco con la classifica di oggi, riguardante l' NBA.
NBA: I giocatori più estrosi
1) Chris Paul
2) Dwyane Wade
3) Rajon Rondo
4) Nate Robinson
5) Rudy Fernandez
6) JR Smith
7) LeBron James
8) Brandon Jannings
9) Derrick Rose
10) Sergio Rodriguez
This is all for today! See you for next top list....
E proprio seguendo questo tema andiamo a vedere quali sono i giocatori che si sbizzarriscono meglio su un rettangolo di gioco con la classifica di oggi, riguardante l' NBA.
NBA: I giocatori più estrosi
1) Chris Paul
2) Dwyane Wade
3) Rajon Rondo
4) Nate Robinson
5) Rudy Fernandez
6) JR Smith
7) LeBron James
8) Brandon Jannings
9) Derrick Rose
10) Sergio Rodriguez
This is all for today! See you for next top list....
NBA - Le sorprese della stagione
Lanciando anche uno sguardo a chi potrà essere il MIP(Most Improved Player) of the year, diamo un' occhiata a quelli che sono i giocatori più sorprendenti, o più migliorati di questa stagione regolare.
In primis, impossibile non menzionare il nostro Danilo Gallinari. Passato da un' anonima stagione da rookie, falcidiata dagli infortuni, a una straordinaria stagione da shoopmore, che fuga ogni dubbio scatenato dalla sua scelta operata nel draft 2008 dai Knicks.
Danilo, è passato dai fischi che Madison gli riservò nel giorno della sua scelta, all' essere una delle bandiere dei blu-arancio.
Se il suo cristallino tiro da tre, preso sempre senza paura, come testimonia il dato che lo vede essere il giocatore con più triple a seno in stagione (probabile una presenza al three-point shootout), è l' arma principale, non manca il solito apporto di versatilità al gioco, che a suon di illuminati passiaggi e monser dunk, gli vale una candidatura a sorpresa dell' anno.
Da qualche anno a questa parte, gli Houston Rockets si rivelano specialisti nel fornire alla causa grandi sorprese a livello di singoli.
Quest' anno in Texas spiccano due nomi. Aaron Brooks e Carl Landry.
Il folletto Brooks, dopo gli exploit degli scorsi playoff, si è guadagnato un posto fisso da titolare, il suo talento viene espresso a pieno sul campo e sul referto, il giovane talento di "Hou", può sognare addirittura una presenza all' All-Star Game.
Landry doveva portare sulle spalle l' eredità lasciata dell' infortunio di Yao, poco male. Il sottodimensionato centro del Toyota Centre, è un' insaziabile lottatore quanto un giocatore di classe, un attaccante quanto un difensore. E si vede....
Rimanendo nella western conference, è stato impossibile non notare la sorpresa che nelle prime settimane di stagione ha suscitato la crescita di Channing Frye.
Il talento dell' Arizona, smarrito fra Portland e Detroit, tornato a casa, in quel di Phoenix, si è dimostrato incastro offensivo perfetto nel quintetto dei Suns, come centro atipico, in grado di lucidare una mano da tre che nessuno avrebbe minimamente scorto nelle passate fasi della sua carriera.
Con i panchinari a coprigli le spalle, nelle sue mancanze difensive e a rimbalzo, Frye è stato l' emblema della rinascita dei Suns.
Ultimo dei nomi più limpidamente visibili nella categoria e quello di Gerald Wallace.
Allo spaventoso atleta dei Bobcats il talento non è mai mancato, ma da quest' anno con l' arrivo di Stephen Jackson (anche lui nota più che lieta), a togliere pressione in attacco e con la quadratura del cerchio trovata dal geniale coach Brown, GW ha potuto pienamente mettersi in mostra.
Il suo apporto parte da una difesa atletica e ultra aggressiva, che lo individua come uno dei migliori della lega. In attacco ha tratto profitto dal suo ruolo di secondo violino, usufruendo soprattuto di contropiedi lanciati, chiusi spesso con schiacciate da brivido.
E se ne sono decisamente accorti, le sue continue apparizzioni nella top 10 di NBA.COM, lo porteranno a preseziare per la seconda volta in carriera alla gara delle schiacciate.
Questi sei sono i nomi maggiormente degni di nota,ma di altri se ne possono fare a valanghe.
Jerrid Bayliss è la virtù nata dalle necessità dei Blazers, "grazie" alla tremenda serie di infortuni, Bayliss, ha potuto mettere in mostra un talento già noto a molti,ritalgiandosi uno spazio importante con grandi prestazioni.
Senza dimenticare i due JJ: Barea e Redick, chi esploso dal nulla, chi ritrovato dai tempi del college.
Con una doverosa menzione al nostro Marco Bellinelli, chiudo il mio dossier sulle note veramente liete di questa pazza stagione.
In primis, impossibile non menzionare il nostro Danilo Gallinari. Passato da un' anonima stagione da rookie, falcidiata dagli infortuni, a una straordinaria stagione da shoopmore, che fuga ogni dubbio scatenato dalla sua scelta operata nel draft 2008 dai Knicks.
Danilo, è passato dai fischi che Madison gli riservò nel giorno della sua scelta, all' essere una delle bandiere dei blu-arancio.
Se il suo cristallino tiro da tre, preso sempre senza paura, come testimonia il dato che lo vede essere il giocatore con più triple a seno in stagione (probabile una presenza al three-point shootout), è l' arma principale, non manca il solito apporto di versatilità al gioco, che a suon di illuminati passiaggi e monser dunk, gli vale una candidatura a sorpresa dell' anno.
Da qualche anno a questa parte, gli Houston Rockets si rivelano specialisti nel fornire alla causa grandi sorprese a livello di singoli.
Quest' anno in Texas spiccano due nomi. Aaron Brooks e Carl Landry.
Il folletto Brooks, dopo gli exploit degli scorsi playoff, si è guadagnato un posto fisso da titolare, il suo talento viene espresso a pieno sul campo e sul referto, il giovane talento di "Hou", può sognare addirittura una presenza all' All-Star Game.
Landry doveva portare sulle spalle l' eredità lasciata dell' infortunio di Yao, poco male. Il sottodimensionato centro del Toyota Centre, è un' insaziabile lottatore quanto un giocatore di classe, un attaccante quanto un difensore. E si vede....
Rimanendo nella western conference, è stato impossibile non notare la sorpresa che nelle prime settimane di stagione ha suscitato la crescita di Channing Frye.
Il talento dell' Arizona, smarrito fra Portland e Detroit, tornato a casa, in quel di Phoenix, si è dimostrato incastro offensivo perfetto nel quintetto dei Suns, come centro atipico, in grado di lucidare una mano da tre che nessuno avrebbe minimamente scorto nelle passate fasi della sua carriera.
Con i panchinari a coprigli le spalle, nelle sue mancanze difensive e a rimbalzo, Frye è stato l' emblema della rinascita dei Suns.
Ultimo dei nomi più limpidamente visibili nella categoria e quello di Gerald Wallace.
Allo spaventoso atleta dei Bobcats il talento non è mai mancato, ma da quest' anno con l' arrivo di Stephen Jackson (anche lui nota più che lieta), a togliere pressione in attacco e con la quadratura del cerchio trovata dal geniale coach Brown, GW ha potuto pienamente mettersi in mostra.
Il suo apporto parte da una difesa atletica e ultra aggressiva, che lo individua come uno dei migliori della lega. In attacco ha tratto profitto dal suo ruolo di secondo violino, usufruendo soprattuto di contropiedi lanciati, chiusi spesso con schiacciate da brivido.
E se ne sono decisamente accorti, le sue continue apparizzioni nella top 10 di NBA.COM, lo porteranno a preseziare per la seconda volta in carriera alla gara delle schiacciate.
Questi sei sono i nomi maggiormente degni di nota,ma di altri se ne possono fare a valanghe.
Jerrid Bayliss è la virtù nata dalle necessità dei Blazers, "grazie" alla tremenda serie di infortuni, Bayliss, ha potuto mettere in mostra un talento già noto a molti,ritalgiandosi uno spazio importante con grandi prestazioni.
Senza dimenticare i due JJ: Barea e Redick, chi esploso dal nulla, chi ritrovato dai tempi del college.
Con una doverosa menzione al nostro Marco Bellinelli, chiudo il mio dossier sulle note veramente liete di questa pazza stagione.
mercoledì 27 gennaio 2010
All-Star Friday
Continuano a scoprirsi le carte relative all' All Star Weekend di Dallas, pronto ad andare in scena a metà febbraio.
Ed è ufficiale la partecipazione di un italiano. Come infatti facilmente pronosticabile, Danilo Gallinari, presenzierà nella rappresentativa dei giocatori del secondo anno.
Nell' attesa di conoscere i quintetti, questi saranno i roster:
Shoopmore: Derrick Rose; Russel Westbrook; Eric Gordon; OJ Mayo; Micheal Beasley; Marc Gasol; Brook Lopez e come detto Gallinari
Rookie: Brandon Jennings; Jonny Flinn; Stephen Curry; James Harden; Tyereke Evans; Omri Casspi; Jonas Jerebko; Taj Gibson; Dejuan Blair.
Sicuramente non mancherà lo spettaccolo, nelle giornata inaugurale di questo All-Star Weekend 2010 (anche nell' intervallo, con lo slam dunk-in, tra Derozan e Gordon).
Forza Danilo!
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